Qui cammina la storia

Le strade sono mezzi di comunicazione che permettono di creare contatti tra gli uomini e le loro storie e, talvolta, esse stesse raccontano qualcosa.
Esistono poi strade molto antiche, percorsi su cui è passata la Storia. Fisicamente.
La Francigena (o Romea, dipende da che parte la si guardi) è una di queste.
Papi, imperatori, re e gente comune sono passati di qui. Per fare guerre, commerci o per salvarsi l’anima.

La Storia, però, non si ferma mai.

Ancora oggi, come nei tempi passati, persone da tutto il mondo percorrono questa direttrice che porta a Roma, o che li riporta a casa.
Nuovi viandanti passano di qui. Camminare, correre e pedalare, anche su brevi tratti, può essere più piacevole se si utilizzano gli strumenti e l’abbigliamento adatti.
Abbiamo creato il nostro emporio proprio per rendere il percorso che vi attende più comodo, gradevole e memorabile.

Tutto il bello intorno a noi

Distanze approssimative a piedi o in macchina e brevi schede dei luoghi.

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San Quirico d’Orcia

Sede del nostro emporio, piccolo Comune di origine etrusca apprezzato per la sua bellezza e la sua gente. Attraversato da un tratto della Via Francigena (ora Via Dante Alighieri) è citato da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel suo resoconto di viaggio del 990.

DA VISITARE

Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta: accoglie i pellegrini che arrivano da nord. Notevoli gli intarsi del coro realizzati da Antonio Barili. Santa Maria Assunta: chiesetta romanica, a sud. Horti Leonini giardino all’italiana del XVI secolo, creato per i viandanti di passaggio. Chiesa di San Francesco: all’interno la statua della Madonna Annunciata attribuita ad Andrea Della Robbia (XVI secolo)

Cipressini

Sono una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo.
Si trovano nel comune di San Quirico e sono visibili dalla Strada Statale 2 (Cassia).
Meglio però raggiungerli dal paese a piedi seguendo un sentiero che sapremo indicarvi.

Cappella della Madonna di Vitaleta

Sempre nel territorio di San Qurico d’Orcia si trova questa piccola chiesetta ormai assunta a simbolo del territorio. Opera dall’architetto Giuseppe Partini, realizzata nel 1884 su modelli cinquecenteschi.
All’interno si trovava una statua della Madonna attribuita ad Andrea della Robbia, ora conservata all’interno della Chiesa di San Francesco nel centro di San Quirico.
La cappella è raggiungibile a piedi dal paese su un percorso non impegnativo. Da tenere presente che è proprietà privata e presto sarà sede di eventi e manifestazioni.

Montalcino

Borgo rinomato per la produzione vitivinicola (Brunello e Rosso di Montalcino).
Posto su un’altura, domina il territorio regalando splendidi panorami.

DA VISITARE

La Rocca: fortezza medievale ben conservata, a luglio ospita il Jazz & Wine Festival.
Palazzo dei Priori: sede del Comune, bella loggia gotica dominata da una torre stretta e lunga molto caratteristica.
Da non perdere: il Palazzo Vescovile, le chiese di Sant’Agostino, Sant’Egidio, San Francesco e il Museo Civico e Diocesano di Arte Sacra.

Monte Oliveto Maggiore

L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un complesso monastico benedettino.
La costruzione del monastero iniziò nel 1313 e vi furono in seguito numerosi rimaneggiamenti.
Notevoli gli affreschi delle Storie di San Benedetto di Luca Signorelli e Antonio Bazzi detto Il Sodoma.
Un piccolo negozio interno alla struttura permette di acquistare liquori, olio, miele ed erbe: tutti prodotti dall’Abbazia stessa.

Siena

Capoluogo di provincia dotato di un vasto patrimonio storico, artistico, paesaggistico e sede del celebre Palio (2 luglio e 16 agosto).

DA VISITARE

Piazza del Campo, unica al mondo, con la sua forma a conchiglia e la pavimentazione in cotto.
Qui la splendida Fonte Gaia e il Palazzo Comunale (all’interno: la Maestà di Simone Martini e l’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti). Nella piazza anche la Torre del Mangia (87 metri, 400 scalini) da cui si gode un panorama imperdibile.
Il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta) in marmo bianco e verde scuro, contiene opere di Donatello, Michelangelo e Pinturicchio.
Spettacolare il pavimento di marmo intagliato.

Bagno Vignoni

Frazione del comune di San Quirico e raggiungibile da un sentiero non impegnativo, ricca di acque termali utilizzate fin dall’epoca romana. Al centro del borgo la spettacolare Piazza delle Sorgenti, occupata da una vasca rettangolare che resta sempre piena grazie ad una sorgente sotterranea di acqua calda. Le terme di Bagno Vignoni furono frequentate da papa Pio II, Caterina da Siena (la chiesa di San Giovanni Battista conserva un dipinto della Santa con Bagno Vignoni sullo sfondo) e Lorenzo de'Medici. Le acque scendevano poi verso quattro mulini scavati nella roccia (oggi formano il Parco dei Mulini). La vasca non è balneabile, ma alcune strutture ricettive permettono di godere delle acque termali.

Arezzo

Capoluogo di provincia, di origini antichissime, fu la città etrusca chiamata Aritim. In epoca medievale e rinascimentale combattè Firenze e Siena. Vi si tiene una visitatissima fiera antiquaria (prima domenica del mese e sabato precedente).

DA VISITARE

Duomo: cattedrale gotica contenente il sepolcro di Papa Gregorio X e l’affresco della Maddalena di Piero della Francesca. Chiesa di San Domenico con il Crocifisso ligneo di Cimabue. Basilica di San Francesco: all’interno la Cappella Bacci con l’affresco La Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Imperdibili la Casa del Petrarca, la Casa e le Logge del Vasari e la Fortezza Medicea che domina la città.

Abbazia di Sant’Antimo

A Castelnuovo dell’Abate sorge questo complesso monastico considerato una delle architetture più importanti del romanico toscano. Il nucleo originario dell’abbazia risale al 352. Nei secoli successivi, cresciuta per importanza e grandezza, diviene oggetto di disputa tra potentati locali. Cade in rovina dopo un lungo periodo di gloria e splendore. Dal 1870 passa sotto la giurisdizione delle Belle Arti che restaura l’abbazia nelle parti essenziali. Da oltralpe, nel 1979, vi si insedia nuovamente una comunità monastica che per  nel 2016 abbandona la struttura per tornare in Francia. Ora la Comunità di Sant’Antimo è costituita da tre sacerdoti diocesani e alcuni laici. Attiva la Farmacia monastica che vende alimentari e prodotti officinali

Monte Amiata

Il Monte Amiata è un gruppo montuoso dell’Antiappennino toscano. L’Amiata, che raggiunge i 1.738 metri, è la cima più alta del gruppo. Il territorio amiatino vanta numerose aree protette: le riserve naturali del Monte Labbro, di Pescinello, del Bosco dei Rocconi, di Poggio all’Olmo, della Santissima Trinità, del Monte Penna e un importante parco faunistico. Da vedere ad Abbadia San Salvatore l’Abbazia con la sua suggestiva Cripta sorretta da trentacinque colonne. A Santa Fiora, per celebrare il nuovo anno, la notte del 30 dicembre il paese si illumina del fuoco di grandi pire di castagno. Per chi ama gli sport invernali sull’Amiata ci sono anche piste da sci attrezzate.

Montepulciano

Comune a cavallo tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, rinomato per la produzione vitivinicola (Nobile e Rosso di Montepulciano). Nel centro del borgo, in agosto, si tiene il Bravìo delle Botti, suggestiva disputa tra le 8 contrade.

DA VISITARE

Ad Antonio da Sangallo il Vecchio sono riconducibili: Palazzo Cervini, Palazzo Contucci, Palazzo Ricci, Fortezza Medicea e il Tempio di San Biagio, poco fuori dal centro storico della città. Amena la statua di Pulcinella che batte l’ora su una campana; si trova sulla torre della chiesa di Sant’Agostino.

Grosseto

Capoluogo di provincia, cuore della Maremma. Patria di personaggi illustri come Francesco Petrarca e Giorgio Vasari, punto di snodo per escursioni naturalistiche e archeologiche.

DA VISITARE

Duomo: iniziato nel 1294 e in seguito più volte rimaneggiato, all’interno ha belle vetrate del Quattrocento. Piazza Dante Alighieri: al centro la statua di Leopoldo II detto “il Canapone”. Sul lato orientale il Palazzo Aldobrandeschi. Imperdibile l’area archeologica di Roselle (8 km da Grosseto), che fu una delle dodici città stato etrusche. Eccezionali la cinta muraria, l’anfiteatro, la Domus dei mosaici e la necropoli. Il Parco Naturale della Maremma, in località Alberese, vanta circa 100 kmq di aree protette.

Pienza

Fino al 1462 era conosciuta come Corsignano. Papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini), originario del luogo, ne volle rivoluzionare l’urbanistica. Seguendo i canoni del tempo, desiderava farne una città ideale. Assunse l’incarico del progetto l’architetto Bernardo Rossellino. I palazzi rinascimentali che vediamo oggi furono perlopiù costruiti in 4 anni perché la morte di Pio II bloccò di fatto i lavori.

DA VISITARE

La piazza: centro urbanistico del paese, vi si trova la Cattedrale, il Palazzo Comunale, il Palazzo Piccolomini e il Palazzo Borgia (all’interno il Museo Diocesano d’Arte Sacra, ricco di opere pittoriche e scultoree).

Radicofani

Fin da quando si chiamava Callemala (876) è sempre stata un baluardo sulla Via Francigena e in seguito fulcro di aspre contese tra Siena e lo Stato Pontificio. Leggendaria la vicenda di Ghino di Tacco, nobile ribelle, che nel nel 1297 si impossessò della Rocca di Radicofani. Citato anche da Dante e da Boccaccio, usò la Rocca come base per scorribande e ruberie.

DA VISITARE

Rocca di Radicofani, imponente complesso architettonico. Il Palazzo Pretorio, la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di Sant’Agata (statua di Andrea della Robbia) e il Palazzo della Posta, già casa di caccia di Ferdinando I de' Medici, poi usato come dogana.

Marina di Grosseto

Il mare a un’ora e 15 minuti da San Quirico. Località balneare che offre un’ottima accoglienza e spiagge di sabbia protette da una fitta pineta. Vicino allo stabilimento Fuorirotta Beach Club troverete anche un ampio tratto del litorale dedicato ai cani.

Monticchiello

Piccolo borgo vicino a Pienza. Sede del noto «Teatro povero», manifestazione estiva in cui gli abitanti sono autori/attori di rappresentazioni che, sempre diverse, si svolgono da oltre 50 anni.

DA VISITARE

La Pieve dei Santi Leonardo e Cristoforo, la Pieve di Santa Maria dello Spino e, dall’esterno, la Torre del Cassero (chiusa al pubblico).

Bagni San Filippo

Località termale di acque sulfuree, prende il nome dalla chiesetta del paese dedicata a San Filippo Benizi.

DA VISITARE

La cascata della balena bianca è una spettacolare parete ricoperta da concrezioni calcaree formatesi grazie allo scorrere delle acque termali. Portatevi un costume da bagno!

Tutto il bello intorno a noi

Distanze approssimative a piedi o in macchina e brevi schede dei luoghi

  • San Quirico d’Orcia

    Sede del nostro emporio, questo piccolo comune di origine etrusca è apprezzato per la sua bellezza e la sua gente.
    Attraversato dalla via Francigena (ora via Dante Alighieri) è citato da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel suo resoconto di viaggio del 990.
    DA VISITARE
    Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta: a nord del paese accoglie i pellegrini. Non sempre visibili, ma notevoli, gli intarsi del coro realizzati da Antonio Barili.
    Chiesa di Santa MariaVAssunta: chiesetta romanica, a sud.

  • Cipressini

    Sono una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo.
    Si trovano nel comune di San Quirico e sono visibili dalla Strada Statale 2 (Cassia).
    Meglio però raggiungerli dal paese a piedi seguendo un sentiero che sapremo indicarvi.

  • Cappella della Madonna di Vitaleta

    Sempre nel territorio di San Qurico d’Orcia si trova questa piccola chiesetta ormai assunta a simbolo del territorio. Opera dall’architetto Giuseppe Partini, realizzata nel 1884 su modelli cinquecenteschi.
    All’interno si trovava una statua della Madonna attribuita ad Andrea della Robbia, ora conservata all’interno della Chiesa di San Francesco nel centro di San Quirico.
    La cappella è raggiungibile a piedi dal paese su un percorso non impegnativo. Da tenere presente che è proprietà privata e presto sarà sede di eventi e manifestazioni.

  • Montalcino

    Borgo rinomato per la produzione vitivinicola (Brunello e Rosso di Montalcino).
    Posto su un’altura, domina il territorio regalando splendidi panorami.

    DA VISITARE
    La Rocca: fortezza medievale ben conservata, a luglio ospita il Jazz & Wine Festival.
    Palazzo dei Priori: sede del Comune, bella loggia gotica dominata da una torre stretta e lunga molto caratteristica.
    Da non perdere: il Palazzo Vescovile, le chiese di Sant’Agostino, Sant’Egidio, San Francesco e il Museo Civico e Diocesano di Arte Sacra.

  • Monte Oliveto Maggiore

    L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un complesso monastico benedettino.
    La costruzione del monastero iniziò nel 1313 e vi furono in seguito numerosi rimaneggiamenti.
    Notevoli gli affreschi delle Storie di San Benedetto di Luca Signorelli e Antonio Bazzi detto Il Sodoma.
    Un piccolo negozio interno alla struttura permette di acquistare liquori, olio, miele ed erbe: tutti prodotti dall’Abbazia stessa.

  • Siena

    Capoluogo di provincia dotato di un vasto patrimonio storico, artistico, paesaggistico e sede del celebre Palio (2 luglio e 16 agosto).

    DA VISITARE
    Piazza del Campo, unica al mondo, con la sua forma a conchiglia e la pavimentazione in cotto.
    Qui la splendida Fonte Gaia e il Palazzo Comunale (all’interno: la Maestà di Simone Martini e l’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti). Nella piazza anche la Torre del Mangia (87 metri, 400 scalini) da cui si gode un panorama imperdibile.
    Il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta) – in marmo bianco e verde scuro, contiene opere di Donatello, Michelangelo e Pinturicchio
    Spettacolare il pavimento di marmo intagliato.

  • Pienza

    Fino al 1462 era conosciuta come Corsignano. Papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini), originario del luogo, ne volle rivoluzionare l’urbanistica. Seguendo i canoni del tempo, desiderava farne una città ideale. Assunse l’incarico del progetto l’architetto Bernardo Rossellino. I palazzi rinascimentali che vediamo oggi furono perlopiù costruiti in 4 anni perché la morte di Pio II bloccò di fatto i lavori.

    DA VISITARE
    La piazza – centro urbanistico del paese, vi si trova la Cattedrale, il Palazzo Comunale, il Palazzo Piccolomini e il Palazzo Borgia (all’interno il Museo Diocesano d’Arte Sacra, ricco di opere pittoriche e scultoree).

  • Monticchiello

    Piccolo borgo vicino a Pienza. Sede del noto «Teatro povero», manifestazione estiva in cui gli abitanti sono autori/attori di rappresentazioni che, sempre diverse, si svolgono da oltre 50 anni.

    DA VISITARE
    La Pieve dei Santi Leonardo e Cristoforo, la Pieve di Santa Maria dello Spino e, dall’esterno, la Torre del Cassero (chiusa al pubblico).

  • Arezzo

    Capoluogo di provincia, di origini antichissime, fu la città etrusca chiamata Aritim. In epoca medievale e rinascimentale combattè Firenze e Siena. Vi si tiene una visitatissima fiera antiquaria (prima domenica del mese e sabato precedente).

    DA VISITARE
    Duomo –  cattedrale gotica contenente il sepolcro di Papa Gregorio X e l’affresco della Maddalena di Piero della Francesca.
    Chiesa di San Domenico con il Crocifisso ligneo di Cimabue.
    Basilica di San Francesco – all’interno la Cappella Bacci con l’affresco La Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca.
    Imperdibili la Casa del Petrarca, la Casa e le Logge del Vasari e la Fortezza Medicea che domina la città.

  • Montepulciano

    Comune a cavallo tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, rinomato per la produzione vitivinicola (Nobile e Rosso di Montepulciano).
    Nel centro del borgo, in agosto, si tiene il Bravìo delle Botti, suggestiva disputa tra le 8 contrade.

    DA VISITARE
    Ad Antonio da Sangallo il Vecchio sono riconducibili – Palazzo Cervini, Palazzo Contucci, Palazzo Ricci, Fortezza Medicea e il Tempio di San Biagio, poco fuori dal centro storico della città.
    Amena la statua di Pulcinella che batte l’ora su una campana; si trova sulla torre della chiesa di Sant’Agostino.

  • Radicofani

    Fin da quando si chiamava Callemala (876) è  sempre stata un baluardo sulla Via Francigena e in seguito fulcro di aspre contese tra Siena e lo Stato Pontificio. Leggendaria la vicenda di Ghino di Tacco, nobile ribelle, che nel nel 1297 si impossessò della Rocca di Radicofani. Citato anche da Dante e da Boccaccio, usò la Rocca come base per scorribande e ruberie.

    DA VISITARE
    Rocca di Radicofani, imponente complesso architettonico. Il Palazzo Pretorio, la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di Sant’Agata (statua di Andrea della Robbia) e il Palazzo della Posta, già casa di caccia di Ferdinando I de’ Medici, poi usato come dogana.

  • Bagni San Filippo

    Località termale di acque sulfuree, prende il nome dalla chiesetta del paese dedicata a San Filippo Benizi.

    DA VISITARE
    La cascata della balena bianca è una spettacolare parete ricoperta da concrezioni calcaree formatesi grazie allo scorrere delle acque termali. Portatevi un costume da bagno.

  • Abbazia di Sant’Antimo

    A Castelnuovo dell’Abate sorge questo complesso monastico considerato una delle architetture più importanti del romanico toscano. Il nucleo originario dell’abbazia risale al 352. Nei secoli successivi, cresciuta per importanza e grandezza, diviene oggetto di disputa tra potentati locali. Cade in rovina dopo un lungo periodo di gloria e splendore. Dal 1870 passa sotto la giurisdizione delle Belle Arti che restaura l’abbazia nelle parti essenziali. Da oltralpe, nel 1979, vi si insedia nuovamente una comunità monastica che per  nel 2016 abbandona la struttura per tornare in Francia. Ora la Comunità di Sant’Antimo   costituita da tre sacerdoti diocesani e alcuni laici. Attiva la Farmacia monastica che vende alimentari e prodotti officinali.

  • Grosseto

    Capoluogo di provincia, cuore della Maremma. Patria di personaggi illustri come Francesco Petrarca e Giorgio Vasari, punto di snodo per escursioni naturalistiche e archeologiche.

    DA VISITARE
    Duomo – iniziato nel 1294 e in seguito più volte rimaneggiato, all’interno ha belle vetrate del Quattrocento.
    Piazza Dante Alighieri – al centro la statua di Leopoldo II detto “il Canapone”. Sul lato orientale il Palazzo Aldobrandeschi.
    Imperdibile l’area archeologica di Roselle (8 km da Grosseto), che fu una delle dodici città stato etrusche. Eccezionali la cinta muraria, l’anfiteatro, la Domus dei mosaici e la necropoli.
    Il Parco Naturale della Maremma, in località Alberese, vanta circa 100 kmq di aree protette.

  • Marina di Grosseto

    Il mare a un’ora e 15 minuti da San Quirico. Località balneare che offre un’ottima accoglienza e spiagge di sabbia protette da una fitta pineta. Vicino allo stabilimento Fuorirotta Beach Club troverete anche un ampio tratto del litorale dedicato ai cani.

  • Bagno Vignoni

    Frazione del comune di San Quirico e raggiungibile da un sentiero non impegnativo, ricca di acque termali utilizzate fin dall’epoca romana. Al centro del borgo la spettacolare Piazza delle Sorgenti, occupata da una vasca rettangolare che resta sempre piena grazie ad una sorgente sotterranea di acqua calda. Le terme di Bagno Vignoni furono frequentate da papa Pio II, Caterina da Siena (la chiesa di San Giovanni Battista conserva un dipinto della Santa con Bagno Vignoni sullo sfondo) e Lorenzo de’ Medici. Le acque scendevano poi verso quattro mulini scavati nella roccia (oggi formano il Parco dei Mulini). La vasca non è balneabile, ma alcune strutture ricettive permettono di godere delle acque termali.

  • Monte Amiata

    Il Monte Amiata è un gruppo montuoso dell’Antiappennino toscano. L’Amiata, che raggiunge i 1.738 metri, è la cima più alta del gruppo. Il territorio amiatino vanta numerose aree protette: le riserve naturali del Monte Labbro, di Pescinello, del Bosco dei Rocconi, di Poggio all’Olmo, della Santissima Trinità, del Monte Penna e un importante parco faunistico.
    Da vedere ad Abbadia San Salvatore l’Abbazia con la sua suggestiva Cripta sorretta da trentacinque colonne. A Santa Fiora, per celebrare il nuovo anno, la notte del 30 dicembre il paese si illumina del fuoco di grandi pire di castagno. Per chi ama gli sport invernali sull’Amiata ci sono anche piste da sci attrezzate.